In una lettera aperta indirizzata alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, Italian Tech Alliance, InnovUp e altre importanti organizzazioni europee come France Digitale ed Estech si sono unite per sollecitare interventi strategici in favore delle startup e delle PMI innovative. L’obiettivo è rafforzare l'ecosistema dell’innovazione europeo, eliminando barriere burocratiche, migliorando le opportunità di finanziamento e armonizzando le normative che regolano le nuove imprese.
La lettera promossa dall associazioni di settore elenca sei proposte fondamentali, che sono in linea con il recente Rapporto Draghi e mirano a facilitare la crescita delle aziende tecnologiche in Europa. Ecco i principali punti proposti dalle organizzazioni:
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1. Creazione di uno Statuto europeo per le startup
Viene suggerita l’introduzione di uno statuto giuridico specifico per le società innovative, valido in tutta l’UE, che armonizzi aspetti di diritto societario, norme sull’insolvenza, diritto del lavoro e fiscalità. Questo statuto renderebbe più semplice la gestione delle attività aziendali transfrontaliere, garantendo un’identità digitale unificata per le startup.
2. Rafforzamento dell’ecosistema di finanziamento
Per sostenere la crescita delle startup dalla fase iniziale a quella di scaleup, si propone di creare un bacino più ampio di capitali locali. Questo può essere ottenuto ampliando il mandato e le risorse del Fondo Europeo per gli Investimenti e del Consiglio Europeo per l’Innovazione, insieme a incentivi regolatori per attrarre investimenti privati nelle startup.
3. Riduzione delle barriere burocratiche
L'implementazione di un nuovo sistema di gestione delle royalties, in grado di facilitare la condivisione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) tra università e centri di ricerca, è un’altra richiesta chiave. Questa misura ridurrebbe la complessità burocratica per le startup e garantirebbe una gestione più equa e trasparente della proprietà intellettuale.
4. Mercati azionari più attraenti
Le organizzazioni chiedono interventi per migliorare l’attrattività dei mercati azionari europei, in modo che un numero maggiore di aziende tecnologiche mature scelga di quotarsi in Europa. Tra le proposte, c’è l’incremento dei capitali nelle borse europee e l’educazione finanziaria, per attirare sia investitori istituzionali che retail, rendendo più accessibile l’investimento azionario transfrontaliero.
5. Protezione uniforme della proprietà intellettuale
La richiesta di un brevetto unitario valido in tutta l’UE mira a ridurre i costi di brevettazione e semplificare la tutela della proprietà intellettuale per le startup. L’obiettivo è creare un quadro armonizzato che riduca gli oneri amministrativi e permetta alle aziende di concentrarsi maggiormente sull’innovazione.
6. Valutazione dell’impatto delle normative sulle piccole imprese
Infine, le organizzazioni chiedono che le normative europee includano analisi di impatto per comprendere meglio gli effetti sulle PMI e sulle startup, con l’esclusione di queste ultime da regolamenti che risultano gravosi e applicabili solo alle grandi aziende.
Conclusioni
Questa lettera rappresenta un passo importante verso una maggiore integrazione e supporto dell’ecosistema innovativo europeo. Con il sostegno dell'UE, le startup italiane e di tutta Europa potrebbero beneficiare di un contesto normativo e finanziario più favorevole, incentivando così la crescita di nuove idee e progetti in grado di rendere l’Europa un polo di innovazione a livello globale.
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