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Stefano Guerrieri

Startup: Perché Marchi e Brevetti Favoriscono il Successo Finanziario

Le startup che investono nella protezione dei loro diritti di proprietà intellettuale godono di una notevole vantaggio nel raccogliere fondi. Secondo uno studio condotto dall'Ufficio europeo dei brevetti (UEB) e l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), le imprese innovative con marchi e brevetti depositati hanno fino a 10 volte più probabilità di ottenere finanziamenti rispetto alle loro controparti.






Marchi e brevetti: perché aiutano le startup a raccogliere fondi.


La distinzione tra marchio e brevetto è cruciale. Il marchio, elemento chiave dell'immagine aziendale, differenzia i prodotti o servizi di un'impresa, creando identità e fiducia tra venditore e acquirente. Un marchio robusto diventa uno scudo contro la contraffazione e l'imitazione.


Il brevetto, d'altra parte, concede il diritto esclusivo di sfruttare un'invenzione o un modello industriale. Sia i marchi che i brevetti fungono da strumenti di tutela della proprietà industriale, richiedendo la novità del prodotto o servizio.


Per le startup, essere "titolari, depositarie o licenziatarie di almeno un brevetto o titolare di un software registrato" è spesso un requisito per la costituzione. Il processo di deposito di marchi e brevetti può essere nazionale, europeo o internazionale, con diverse modalità di deposito, durate e livelli di protezione.


Investire nella protezione della proprietà intellettuale non solo fornisce vantaggi legali, ma si traduce anche in una maggiore attrattività per gli investitori. La tutela di marchi e brevetti non solo garantisce un ambiente competitivo più sicuro, ma si dimostra essere un elemento fondamentale per il successo finanziario delle startup in ogni fase di sviluppo.

In sintesi, marchi e brevetti sono i pilastri che sostengono la crescita delle startup, offrendo sicurezza, identità e un vantaggio strategico nella corsa per i finanziamenti..


Brevetto Unico Europeo: in cosa consiste


Recentemente la disciplina del brevetto europeo è stata modificata con l’introduzione del cd. Brevetto Unico Europeo, in vigore dal 1° giugno 2023. L’esigenza è nata dal fatto che un brevetto europeo concesso dall’EPO deve essere convalidato e mantenuto individualmente in ciascun paese in cui il titolare del brevetto desidera che abbia effetto. Si tratta però di un processo complesso e potenzialmente molto costoso. Pertanto l’istituzione del Brevetto Unico consente di ottenere la protezione in un massimo di 17 Stati membri dell’UE (ovvero i Paesi che hanno sottoscritto la convenzione), presentando un’unica richiesta all’EPO e rendendo la procedura più semplice ed economica per i richiedenti.

In questo quadro marchi e brevetti costituiscono quindi veri e propri scudi contro la sottrazione o la contraffazione della proprietà intellettuale, strumenti di protezione per l’idea ed il business di una società. E naturalmente, quest’ultimo, più è innovativo, dirompente, scalabile, potenzialmente vincente più il rischio che il mercato se ne appropri illegittimamente aumenta. Ecco perché per le startup innovative è fondamentale, ad un certo punto della propria vita procedere con il deposito del marchio e del brevetto, che non va visto come un costo ma come un asset importante dell’azienda.


Il valore degli Intagible Assets


Nel panorama delle startup, l'investire in marchi e brevetti emerge come un preciso vantaggio strategico nella corsa ai finanziamenti. Secondo il recente ingresso in vigore del Brevetto Unico Europeo dal 1° giugno 2023, la protezione della proprietà intellettuale è diventata ancora più cruciale. La necessità di semplificare e rendere più economica la procedura di convalida e mantenimento dei brevetti europei ha portato all'introduzione di questo strumento, consentendo la protezione in un massimo di 17 Stati membri dell'UE con una singola richiesta.


I marchi e i brevetti diventano, quindi, veri e propri scudi contro la sottrazione e la contraffazione della proprietà intellettuale, fornendo una difesa cruciale per l'idea e il business di una startup. Questi strumenti non sono solo costi; sono asset fondamentali per l'azienda.


Gli "Intangible Assets", ovvero i beni immateriali come marchi e brevetti, generano un valore significativo. Oltre al prestigio sul mercato, l'aspetto economico deriva dalla possibilità di pianificare lo sfruttamento commerciale protetto da marchi e brevetti. L'applicazione di markup, la riduzione dei costi e le alleanze strategiche attraverso "licenze incrociate" diventano opzioni strategiche per le aziende titolari.

La concessione in licenza o la vendita del brevetto sono strategie finanziarie vantaggiose. La concessione in licenza, ad esempio, permette all'azienda detentrice di ricevere royalty periodiche. La vendita può essere un salvagente in caso di risposta negativa del mercato.

Gli investitori preferiscono startup con marchi e brevetti depositati, poiché questi rappresentano un vantaggio competitivo e aumentano le probabilità di successo nelle azioni legali contro chi tenta di destabilizzare il mercato. Questi strumenti hanno un valore riconosciuto nei bilanci aziendali e contribuiscono alla sostenibilità economica della startup, offrendo una garanzia importante agli investitori.


In conclusione, nell'ottica di attrarre finanziamenti e accelerare il successo, le startup innovative dovrebbero considerare marchi e brevetti come investimenti fondamentali nel proprio futuro. La finanza agevolata richiede sempre più la titolarità di marchi e brevetti, e le startup che li possiedono diventano catalizzatori di fondi, accelerando il cammino verso un successo più ampio e rapido.




 


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